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dr. Gaspare Monaco

Responsabile dell’Unità di Oculistica dell’IRCCS Policlinico San Donato.

Diottrie, decimi e gradi: cosa sono, cosa misurano e le loro differenze

Diottrie, decimi e gradi misurano potere di rifrazione, acuità visiva e curvatura dei meridiani. Scopriamoli insieme con esempi pratici.
diottrie e decimi

Spesso i pazienti portatori di occhiali o lenti a contatto non hanno chiara la differenza tra diottrie, decimi e gradi: in questo articolo cercheremo di mettere a fuoco queste diverse misurazioni che vengono utilizzate in oftalmologia, per comprendere come vengono scelti i diversi ausili per la correzione dei difetti visivi.

Rispondiamo subito alla domanda: diottrie, decimi e gradi, non sono la stessa cosa, vengono utilizzati per indicare numericamente diverse capacità dell’occhio umano, come potere di rifrazione, acuità visiva (o visus), e curvatura dei meridiani.

Diottrie per il potere refrattivo

lenti oftalmiche

Per spiegare in modo preciso cos’è una diottria, è necessario fare un esempio pratico.

Un occhio miope, come sappiamo, ha una distanza focale diversa da un occhio normale: con la miopia i raggi luminosi cadono prima della retina, impedendo la messa a fuoco degli oggetti lontani.

L’occhio, in caso di miopia, è più lungo e la distanza focale maggiore: sarà necessario, dunque, porre davanti all’occhio una lente con potere divergente, che faccia cadere il fuoco esattamente sulla retina.

La diottria in sé, quindi, è il risultato di una formula matematica che mette in rapporto la distanza tra il cristallino e la retina di un occhio normale (di circa 17mm, con un potere complessivo di rifrazione di 59 diottrie) con quelli di un occhio ametrope (con difetto visivo).

Per convenzione, una lente ha il potere di una diottria quando il suo fuoco è ad un metro di distanza e viene misurata in passi da 0.25: con questo valore l’oculista ha le indicazioni adeguate sul potere refrattivo che deve avere la lente correttiva per compensare il difetto.

Nei casi di miopia, sarà necessaria una lente divergente con potere diottrico negativo (concava), mentre per l’ipermetropia sarà utile una lente convergente con potere diottrico positivo (convessa), entrambe con forma semi-sferica.

Diverso è il discorso che riguarda l’astigmatismo che, per correggere i gradi del meridiano curvo, necessita dell’utilizzo di una lente torica (vista la forma allungata della cornea tipica di questo difetto visivo).

In alternativa, la correzione senza lenti per tutti i difetti visivi, può essere fatta con il trattamento FemtoLasik.

La misurazione delle diottrie degli occhiali, infine, viene sempre effettuata con il frontifocometro.

Decimi per l’acuità visiva

tavola ottotipica

Come già detto poco prima, i decimi vengono utilizzati per misurare l’acuità visiva.

Si utilizza una tavola ottotipica che, in base alle righe che il paziente riesce a leggere con chiarezza, definisce il suo visus. Questa valutazione, comunque, viene fatta su base empirica e non scientifica, in quanto è soggettiva del paziente e può risultare, in certe situazioni, non attendibile.

Ciò non toglie che dia informazioni importanti sulla capacità dell’occhio del paziente, ma riuscire a leggere correttamente tutta la tavola (quindi avere i fantomatici 10/10) non è sicuramente sinonimo di vista perfetta.

Questo perché è necessario, per poter avere un quadro esplicativo della condizione dell’occhio, prendere in considerazione altri fattori, come:

  • l’ampiezza del campo visivo;
  • un’adeguata visione periferica;
  • una funzione binoculare efficace;
  • il potere accomodativo del cristallino,

che possono “falsare”, in alcuni casi anche sensibilmente, i risultati della lettura della tavola ottotipica.

Per comprendere, dunque, il potere refrattivo effettivo di un occhio, si utilizzano le diottrie.

Gradi e astigmatismo

I gradi vengono utilizzati per indicare gli assi dell’astigmatismo.

È una misurazione tecnica, legata all’orientamento del meridiano più curvo: per comprendere efficacemente questo concetto è necessario spiegare brevemente in cosa consiste l’astigmatismo.

Nell’occhio emmetrope (senza difetti) la luce che entra crea due linee focali, chiamate meridiani, direttamente sulla retina e nello stesso punto: nel caso dell’astigmatismo, invece, i meridiani vengono proiettati in due punti diversi dell’occhio, creando la sensazione di vista sdoppiata e sfocata.

L’immagine qui sotto può aiutare a comprendere meglio dove possono posizionarsi le linee focali in un occhio astigmatico, mostrando come viene classificato in base alla posizione dei meridiani.

astigmatismo gradi

Detto ciò, i gradi dell’astigmatismo vengono utilizzati per identificare l’orientamento del meridiano più curvo: questi, però, non indicano il potere di rifrazione della cornea, che va comunque calcolato in diottrie.

Quindi come vengono misurate miopia, ipermetropia ed astigmatismo?

  • Con i decimi per quanto riguarda l’acuità visiva dell’occhio (la capacità di percepire i dettagli di un’immagine);
  • con le diottrie il potere di rifrazione (la capacità di modificare la direzione dei raggi luminosi per vedere l’immagine).

Considerazioni finali

In base a queste considerazioni, 3 diottrie quanti gradi sono?

Questa domanda non ha una risposta, in quanto vengono confusi i gradi utilizzati per misurare l’astigmatismo con la diottria, l’unità di misura utilizzata per l’ausilio ottico.

Una domanda più corretta può essere, invece,

“qual è la differenza tra decimi e diottrie?”

I decimi sono la potenza dell’occhio mentre le diottrie sono la “misura” dell’ausilio (occhiali o lenti a contatto) con cui il paziente arriva a vedere 10/10.

Esempio:

Valentina, 26 anni

Vede 1/10 senza correzione ma vede 10/10 con -4.50 Diottrie.

Questo perché Valentina è miope e necessità di una correzione per arrivare a 10/10.

“Cosa sono invece i gradi?”

I gradi si riferiscono all’astigmatismo, difetto visivo che modifica un solo meridiano della visione.

Esempio:

Elena, 24 anni

Vede 3/10 senza correzione ma vede 10/10 con -2.00 Diottrie di astigmatismo ad asse 120°.

Questo perché Elena è astigmatica e necessita di una correzione per arrivare a 10/10.

Con queste informazioni la vostra prossima visita oculistica non sarà, spero, più così enigmatica.

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